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21 nov 2022

Dolore lombare, contratture muscolari e attività fisica: meglio allenarsi o stare a riposo?

Lo sport è un’ottima attività per la salute e il per il benessere psicofisico.

Tuttavia quando si verificano dolore lombare e contratture muscolari, ci si chiede se sia meglio allenarsi o stare a riposo: cerchiamo di fare chiarezza.

Che un po' di moto giovi alla salute della schiena è opinione piuttosto diffusa sia tra i medici che tra i pazienti. Su questo concetto di base bisogna però fare alcune importanti considerazioni:

Troppa o poca attività fisica sono ugualmente pericolose. In particolare il lavoro fisico monotono e ripetitivo si associa ad un aumento di problemi cervicali lombari e alle spalle. Esiste dunque un'associazione diretta tra carico fisico occupazionale (abitudini lavorative) e mal di schiena.

La lombalgia, non a caso, viene definita proprio come una condizione causata da una contrattura muscolare dei muscoli lombari in cui si manifesta dolore alla bassa schiena.

Dunque la continua ripetizione di gesti svolti nelle attività quotidiane può causare disfunzioni che a lungo andare conducono alla lombalgia. Per proteggersi dal mal di schiena ed allontanare tale evenienza è bene svolgere con regolarità un po' di esercizio fisico.

Molte persone non fanno sport per mancanza di tempo o per pigrizia ma, quando arrivano le vacanze, decidono di recuperare tutta l’attività non fatta durante l’anno! È la tipica situazione in cui un buon proposito potrebbe trasformarsi in un pasticcio, ovvero in un brutto mal di schiena.

Sì, perché non possiamo chiedere al nostro corpo di fare sforzi a cui non è abituato. Senza contare che, non avendo le giuste “competenze”, si possono commettere errori a spese della schiena e non solo. Per cui, meglio non improvvisarsi sportivi e fare movimento nel rispetto della propria preparazione.

Per tenere lontano il mal di schiena l’attività fisica deve essere graduale, moderata e, soprattutto, svolta in modo corretto. Per questo è consigliabile farsi seguire almeno all’inizio da un esperto.

In presenza di dolore lombare, dunque, sarebbe opportuno un periodo di stop di qualche giorno per disinfiammare la schiena, per poi cominciare con il rinforzo del core e i lavori sulla mobilità delle anche, poi, una volta ripreso l’allenamento più intensamente, sarà utile provare ad eseguire in piedi tutti gli esercizi che prima si facevano da seduti, in modo da poter tenere la schiena più eretta ed evitare dolori.

Insomma: appena è possibile, muoversi è sicuramente meglio che stare fermi. Escluse patologie particolari il dolore alla colonna e ai muscoli del dorso migliora con una blanda e opportuna attività fisica, stando sempre attenti ad evitare sforzi eccessivi.

Oltre a “sciogliere” le tensioni muscolari il movimento induce la produzione di endorfine, in grado di aumentare la sensazione di benessere e contrastare il dolore.

È naturale, però, che con il mal di schiena si tenda a evitare di muoversi, soprattutto per la paura che peggiori. Prima di tutto, pertanto, è necessario alleviare il dolore.

Un metodo che ha radici antiche ed è spesso molto efficace è l’applicazione di calore: la classica borsa dell’acqua calda o gli impacchi caldo-umidi sono usati da secoli, rilassano la muscolatura e inducono un immediato sollievo.

Questo perché il calore favorisce la vasodilatazione e quindi si ha un maggiore afflusso di sangue nella parte colpita: più sangue vuol dire più ossigeno che favorisce la distensione delle fasce muscolari.

Un’applicazione continua di calore sulla parte dolente è quindi un’ottima misura  decontratturante.

Per effettuare la terapia anche fuori casa oggi esistono fasce autoriscaldanti facilmente acquistabili in farmacia senza ricetta: possono essere indossate anche sotto i vestiti, aderiscono alla parte da trattare, si attivano a contatto con l’aria e sprigionano calore per circa otto ore.

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