Con l’arrivo della primavera, fanno capolino sintomi fastidiosi, tipici nei soggetti allergici. Molti di noi iniziano a sperimentare sintomi fastidiosi come starnuti, prurito agli occhi, naso che cola e difficoltà respiratorie. Ma cosa sono esattamente le allergie stagionali, come possiamo riconoscerle e, soprattutto, come possiamo difenderci da esse?

Le allergie stagionali si manifestano con sintomi specifici che possono facilmente essere scambiati per un comune raffreddore. Tra i segnali più frequenti troviamo la congestione nasale, gli starnuti ripetuti, il prurito agli occhi, il gonfiore delle mucose e, in alcuni casi, anche tosse e affaticamento. A differenza del raffreddore, però, questi sintomi tendono a persistere per settimane o addirittura mesi, soprattutto quando l’esposizione agli allergeni è costante.

Le allergie stagionali sono spesso causate dall’esposizione ai pollini di alberi, graminacee ed erbe infestanti, che variano in base alla stagione e alla zona geografica. Durante la primavera, i principali responsabili sono i pollini di betulla, cipresso e pioppo, mentre in estate prevalgono quelli delle graminacee.

Oltre ai pollini, altri fattori possono scatenare o aggravare le reazioni allergiche: l’inquinamento atmosferico, il fumo di sigaretta e la presenza di polveri domestiche possono intensificare i sintomi e rendere più difficile la gestione dell’allergia. Anche il cambiamento climatico sta influenzando il periodo di fioritura delle piante, prolungando la durata dell’esposizione agli allergeni e aumentando il numero di persone che soffrono di allergie stagionali.

Come difendersi dalle allergie? Per ridurre l’impatto delle allergie è fondamentale adottare alcune precauzioni che limitino il contatto con gli allergeni. Una delle strategie più efficaci è monitorare i livelli di polline nell’aria, evitando di uscire nelle giornate in cui la concentrazione è particolarmente elevata. Anche tenere le finestre chiuse nelle ore di punta, come la mattina e il tardo pomeriggio, può aiutare a ridurre l’esposizione.

In casa, l’uso di purificatori d’aria e la pulizia frequente degli ambienti possono contribuire a eliminare gli allergeni presenti. Lavare spesso i vestiti e fare la doccia dopo essere stati all’aperto aiuta a rimuovere eventuali tracce di polline accumulate sui capelli e sulla pelle. Inoltre, è consigliabile utilizzare biancheria da letto anallergica e mantenere un livello di umidità adeguato per evitare la proliferazione di muffe e acari.

Per chi soffre di sintomi persistenti, esistono diversi rimedi che possono alleviare il disagio. Gli antistaminici sono tra i trattamenti più comuni e aiutano a ridurre il prurito, gli starnuti e la congestione nasale. In alcuni casi, il medico può prescrivere spray nasali a base di cortisone per ridurre l’infiammazione delle mucose. Esistono anche rimedi naturali che possono supportare il sistema immunitario e migliorare la tolleranza agli allergeni, come l’uso di integratori a base di quercetina, vitamina C e probiotici.

Un aspetto spesso trascurato nella gestione delle allergie stagionali è l’alimentazione. Alcuni alimenti possono avere un effetto antinfiammatorio e aiutare a rafforzare il sistema immunitario. Frutta e verdura ricche di antiossidanti, come agrumi, frutti di bosco e verdure a foglia verde, contribuiscono a ridurre l’infiammazione e migliorare la resistenza agli allergeni, così come il consumo di alimenti ricchi di omega-3, come il pesce e i semi di lino, può favorire una risposta immunitaria più equilibrata.

Al contrario, alcuni cibi possono peggiorare i sintomi allergici. Gli alimenti altamente processati, ricchi di zuccheri raffinati e grassi saturi, possono aumentare l’infiammazione nel corpo e rendere più sensibili agli allergeni. Anche il consumo di latte e latticini, in alcune persone, può favorire la produzione di muco e aggravare la congestione nasale.

Anche se le allergie non possono essere completamente eliminate, riconoscerle in modo tempestivo e adottare misure preventive può fare la differenza nel godersi ogni stagione senza dover rinunciare alle proprie attività preferite.