Quando si formano le ragadi al seno?

Quando il neonato non si attacca bene al seno per essere allattato è possibile che si formino, intorno al capezzolo o all’areola, delle ragadi, cioè delle piccole ferite. In taluni casi possono provocare dolore e sanguinamento, in altri invece, anche se doloranti possono sparire in poco tempo spontaneamente. Le ragadi non vanno trascurate perché possono comportare infezioni e mastite.

Per quali motivi si manifestano le ragadi?

Per quali motivi si formano le ragadi al seno? Le cause possono riguardare sia la madre che presenta i capezzoli introflessi, o il neonato che avendo un frenulo linguale molto corto, urta continuamente il palato al capezzolo, sfregandolo. A tal proposito è necessario che il poppante si attacchi in maniera giusta al seno, prendendo appunto in bocca l’areola per intero e non solo il capezzolo. La poppata deve durare 15 minuti circa per far sì che la cute possa respirare e prevenire infiammazioni e ragadi.

Prevenzione: esercizi pre parto in aiuto alle neomamme

Prevenire le ragadi al seno è possibile, in che modo? Ci sono corsi pre parto, organizzati da ostetriche che permettono di prepararsi, tra le varie cose, anche all’allattamento, insegnando esercizi di roteazione e stiramento del capezzolo. Inoltre il neonato deve attaccarsi al seno in maniera adeguata, la madre inoltre deve cambiare spesso la posizione ed anche la mammella terminati i 15 minuti della suzione. Molto importante è la detersione della zona che deve avvenire con prodotti delicati che si trovano in farmacia e l’applicazione di oli come quello alle mandorle dolci per ammorbidire la parte interessata. In caso di ragadi però è necessario curarle con prodotti appositi, pomate antibatteriche e cicatrizzanti consigliate dal proprio medico.