Perdita dei capelli: le cause

Ogni capello ha un proprio ciclo vitale: crescita, riposo e conseguente caduta, durante un arco di vita che va dai 2 ai 7 anni circa. Ogni bulbo pilifero produce all’incirca 20 capelli nella propria vita. Questo significa che trovare dei capelli sul cuscino, al risveglio, o sulla spazzola, è normale e non deve preoccupare; quando, però, la quantità di capelli caduti inizia a essere ingente è il caso di indagarne le cause in maniera approfondita (orientativamente quando si perdono circa 100 capelli al giorno per alcune settimane consecutive).

Ragioni principali che conducono alla caduta

Nel 1951 il dottor James B. Hamilton notò che la calvizie androgenetica seguiva un particolare schema: secondo i suoi studi la perdita di capelli inizia dalla fronte, nel caso degli uomini, o dal centro della testa, per le donne.

Vediamo quali sono le principali ragioni per cui cadono i capelli: alopecia, alternanza delle stagioni (soprattutto in autunno e primavera), assunzione di taluni farmaci (che indeboliscono il bulbo pilifero), carenze nutrizionali, età, fattori genetici, genere (gli uomini sono più colpiti dal fenomeno rispetto alle donne), lavaggio e spazzolatura frequenti, quantità di capelli (infatti più ne sono e più cadranno), utilizzo di prodotti troppo aggressivi per la cura dei capelli.

Arrestare la caduta dei capelli con semplici passi

Se la caduta di capelli è copiosa, è il caso di rivolgersi a un tricologo, cioè l’esperto del capello, al fine di sottoporsi a un esame approfondito della salute del cuoio capelluto. Su indicazione dell’esperto è possibile acquistare, in farmacia, prodotti adatti alla cura dei capelli, come shampoo, per il lavaggio, e maschere dedicate, nonché integratori di vitamine per rinforzare il bulbo pilifero. Nei casi più evidenti di stempiatura è possibile decidere di sottoporsi a un trapianto di capelli, un procedimento ormai molto in voga e risolutivo del problema.