Parliamo, in questo articolo, di acne: si tratta di un disturbo che interessa moltissimi giovani in età puberale, a causa dell’eccessiva produzione di sebo in alcune zone (viso, torace e schiena). Il sebo è una sostanza, di natura lipidica, che protegge la pelle dalle aggressioni esterne. Quando il sebo è prodotto in eccesso, la sostanza si accumula nei pori, dando vita a brufoli e punti neri.
Vediamo, nel dettaglio, la differenza tra brufoli e punti neri: i primi sono la conseguenza dell’infiammazione della pelle, con la trasformazione del sebo in pus; i secondi sono dovuti all’ostruzione dei canali pieni di sebo, sulla cui sommità si forma un tappo di colore nero, in seguito al contatto con l’aria.
Molteplici possono essere le ragioni per cui un adolescente va incontro a questo fenomeno. Queste sono le principali: fattori ereditari (la genetica gioca un ruolo chiave), infezioni batteriche (riconducibili al Propionibacterium Acnes che è responsabile dell’ostruzione dei pori), scompensi ormonali (tipici dell’adolescenza, quando il testosterone stimola la produzione di testosterone) e utilizzo di prodotti dannosi per la pelle (creme, fondotinta e sieri con un inci non idoneo o ricchi di minerali, parabeni e siliconi).
Ecco alcuni consigli utili per prendersi cura della propria pelle: è importante seguire un'alimentazione sana e bialanciata, evitando il cibo spazzatura; bere almeno due litri di acqua ogni giorno per mantenere idratato l’organismo; la flora batterica deve essere regolarizzata mediante l’assunzione di probiotici; fare peeling e scrub almeno una volta ogni settimana, al fine di rimuovere le cellule morte e purificare la cute.
Se questi accorgimenti non bastano, è il caso di rivolgersi a un dermatologo il quale, valutata la situazione, sarà in grado di prescrivere la terapia farmacologica adeguata: in farmacia è possibile trovare prodotti utili per la pulizia della pelle e pomate dalla funzione antisettica e antibatterica.
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